COMUNICATO SINDACALE, PER DIFFUSIONE, PUBBLICAZIONE, DIVULGAZIONE, grazie
da Segreteria generale nazionale confederale USI Unione Sindacale Italiana usiait1@virgilio.it,
dal COMITATO 5 APRILE DI ROMA - nodo locale della Rete Nazionale salute e sicurezza sul lavoro e sui territori
e mail nazionale rete bastamortesullavoro@gmail.com,
La nostra piena solidarietà a Riccardo Antonini, che ha subito la conferma del licenziamento, all'Assemblea 29 giugno e ai familiari delle vittime della strage di Viareggio, il 29 giugno 2013 si ricordano 4 anni da quella tragedia.
Avevamo accolto e ospitato, in una iniziativa svoltasi a Roma il 15 aprile su "IN-SICUREZZA nelle ferrovie, rischi per chi viaggia e per chi ci lavora", i familiari delle vittime, esponenti dell'Assemblea 29 giugno e lo stesso Riccardo, che assieme a Dante de Angelis e altri avevano animato la partecipata assemblea pubblica allo spazio del Consiglio Metropolitano di Roma in via Giolitti 231, dove il Comitato 5 aprile di Roma ha aperto uno sportello informativo e per consulenze specialistico su
sicurezza e salute sul lavoro (ndr, prossimi appuntamenti di apertura, per chi volesse consulenze gratuite e informazioni il MARTEDI' 11 GIUGNO DALLE 19 ALLE 20.30 e MARTEDI' 25 GIUGNO DALLE 19 ALLE 20.30 A VIA GIOLITTI 231 Roma), assemblea nella quale si era data notizia delle prossime udienze sia sul licenziamento di Riccardo Antonini che sul processo
per la strage di Viareggio di 4 anni fa, incontro che ha avuto approfondimenti interessanti e momenti di partecipazione emotiva toccanti. Dopo la sentenza di appello sul caso ETERNIT al Tribunale di Torino, la speranza era che almeno nelle aule di tribunale, la giustizia avrebbe fatto il suo corso, eliminando il licenziamento di Riccardo e facendo piena luce sul disastro ferroviario.
Invece per Antonini, è arrivata la sentenza che conferma il licenziamento...un segnale non positivo anche sulla vicenda del processo di Viareggio. La nostra vicinanza a Riccardo, ai familiari delle vittime che lui ha provato ad assistere nel processo come consulente e perito di parte e a titolo gratuito (fattore che ha poi portato al licenziamento per noi pretestuoso) e a coloro che in Toscana e in altre parti d'Italia, si battono anche nelle aule dei tribunali per ribadire il principio che LA SALUTE NON E' UNA MERCE E LA SICUREZZA NON E' UN "COSTO" DA ELIMINARE O RIDURRE, PER MANTENERE QUOTE DI PROFITTO.
Segue il comunicato e volantino dell'Assemblea 29 giugno di Viareggio.
4 giugno 2013: Sentenza a lutto!
Ieri mattina il giudice del lavoro del Tribunale di Lucca, Luigi Nannipieri, ha confermato il licenziamento di Riccardo. Di fronte al Tribunale vi è stato un presidio molto partecipato di familiari, cittadini, ferrovieri, lavoratori …
Una partecipazione superiore a quella delle precedenti udienze.
La decisione del giudice è semplicemente una sentenza ingiusta. Una sentenza “partigiana” schierata dalla parte sbagliata: quella dell’imputato cav. Moretti che anziché garantire la sicurezza di cui c’è bisogno in ferrovia, continua a ripetere che in ferrovia “non esiste un problema sicurezza”.
In questo viene clamorosamente smentito anche dall’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria (Ansf) e dalla stessa Commissione investigativa del Ministero delle Infrastrutture che proprio in questi giorni “raccomanda” le ferrovie ad eliminare o sostituire i picchetti (elemento che ha forato la cisterna dalla quale è fuoriuscito il Gpl che ha provocato la strage).
Quindi non sono solamente i ferrovieri, i familiari, i cittadini a rivendicare sicurezza e a puntare il dito sulle gravi responsabilità del gruppo dirigente delle ferrovie.
Si è trattato di una sentenza complice con chi sacrifica la vita sull’altare del profitto. Una sentenza che oggettivamente istiga a penalizzare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e che, come conseguenza, rischia di avere pesanti responsabilità sulla vita dei lavoratori, dei viaggiatori e dei cittadini. Cittadini come erano le 32 Vittime della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, uccisi/e mentre riposavano nelle proprie abitazioni credendo di essere nel luogo più sicuro della propria vita.
Lo stillicidio di morti sui binari, già impressionante (dal 2007 ad oggi sono 38 i lavoratori morti: uno ogni due mesi!), rischia di appesantirsi enormemente.
Per il semplice fatto che di fronte a pesanti sanzioni come sospensioni e licenziamenti a ferrovieri ed Rls impegnati a tutelare salute e sicurezza, sui binari non scorre solo il sangue, ma anche il terrore a causa dell’intimidazione, del ricatto, della minaccia …Dopo aver assistito alla realazione-vergogna dei periti del Gip poi smentiti clamorosamente, oggi assistiamo ad una sentenza-vergogna. Periti e falsi testimoni (addetti alla scorta di Moretti) sul libro paga delle ferrovie.
Noi non tolleriamo e non ci stiamo.
Lunedì 10 giugno ore 21.15 assemblea pubblica nella stazione di Viareggio.
Sabato 29 giugno, 4° anniversario della strage ferroviaria, giornata della memoria e di mobilitazione!
- Associazione “Il Mondo che vorrei”
- Assemblea 29 giugno
- Medicina democratica - Sez. Viareggio Viareggio, 05 giugno 2013
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