06 giugno 2013

L'USI si mobilita per il nido montessori della BANCA D'ITALIA a ROMA


UNIONE SINDACALE ITALIANA – fondata nel 1912  fedele ai principi dell’A.I.T.
  Confederazione sindacale nazionale e di federazioni territoriali intercategoriali
 Segr. prov. intercategoriale Fed di Roma e RSA USI c/o Opera Nazionale Montessori
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COMUNICATO SINDACALE USI del 3 Giugno 2013


Roma, L’OPERA NAZIONALE MONTESSORI ATTIVA LA PROCEDURA DI MOBILITA’ COLLETTIVA PER 43 DIPENDENTI DEGLI ASILI NIDO E DEL MICRO NIDO DELLA BANCA D’ITALIA, tra personale educativo, cuochi e ausiliarie. L’Usi Unione Sindacale Italiana interviene per la tutela dell’occupazione, dei livelli salariali e di tutela, secondo quanto previsto dalla Legge 223 del 1991, anche attraverso la segreteria intercategoriale e la Rsa interna.



Un intervento sindacale che è preliminare al prossimo cambio di appalto previsto per fine luglio.

L’OPERA NAZIONALE MONTESSORI con la nota del 30 maggio 2013 prot. 259, ha comunicato ai sindacati FLC CGIL, SNALS e UNIONE SINDACALE ITALIANA USI e alle rispettive Rsa interne, di voler attivare la procedura di mobilità collettiva prevista dalla legge 223 del 1991, per tutto il personale utilizzato negli asili nido aziendali e al micro nido della Banca d’Italia, in totale 43 persone dipendenti tra educatrici, cuochi e ausiliarie, che hanno applicato il CCNL Regioni e Autonomie Locali (Enti Locali). L’USI ha attivato la richiesta di esame congiunto in sede aziendale e contestualmente alla DTL  di Roma e alla Regione Lazio, come previsto dalla legge, per individuare criteri e possibili soluzioni, in attesa del preventivato cambio di appalto e di gestione, per fine luglio, che ha messo fuori gioco la storica struttura fondata da Maria Montessori, che ha gestito per molti anni diversi asili nido aziendali, a favore di cooperative sociali che hanno utilizzato i meccanismi di appalti al ribasso.

Un cambio di appalto che come è già avvenuto in altre parti del Paese, se non mette a repentaglio i posti di lavoro,  rischia di abbassare il monte ore complessivo, la copertura salariale piena e il rispetto delle retribuzioni fruite; anche perché il bando che prevede il mantenimento della forza lavoro delle educatrici, prevede l’obbligatorietà per il solo 92% del personale non docente, che però non sarebbe sufficiente a mantenere in funzione l’intero nido aziendale per l’orario previsto.

Un’altra estate “calda”, al di là delle temperature e delle previsioni meteorologiche, per chi lavora nei servizi educativi e sociali della città di Roma Capitale, non solo di quelli privati convenzionati e autorizzati presso pubbliche amministrazioni, ma anche per gli stessi nidi comunali a gestione diretta, sui quali è sempre alta l’attenzione del sindacato autorganizzato Usi.


Segreteria intercategoriale dell’Unione Sindacale Italiana USI, fondata nel 1912, 101 anni dalla parte giusta.         


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