22 giugno 2013

Mobilitazioni a ZETEMA


A TUTTO IL PERSONALE DEL SETTORE MUSEALE


Da RSU/USI Soc. Zètema P.C.: Serenetta Monti ( e mail serenettam@gmail.com )

Segreteria USI:  e mail  usiait1@virgilio.it fax 06/77201444

Blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com,  sito nazionale ufficiale www.usiait.it


Care/i colleghe/i, come avrete recentemente letto sui giornali, quanto denunciato in questi mesi anche dall’USI relativamente la “Spending review” sta emergendo, tanto che persino il Governo Letta ha dovuto mettere le mani sui tempi previsti dal Decreto. Sembrerebbe quasi, che alcune pratiche tese ai risparmi del 20% siano già state avviate. Dico questo perché recentemente sono pervenute all’Usi numerose lamentele da parte di colleghi del settore custodia che hanno segnalato alla RSU USI Zetema Serenetta Monti (che ha verificato di persona assistendo ad una telefonata tra un coordinatore ed una responsabile dell’ufficio del Personale) come gli straordinari legati agli eventi debbano essere “segnati” e conteggiati diversamente per quanto concerne le ore effettive dell’evento rispetto quelle legate all’allestimento ed al disallestimento dell’evento stesso. Poiché né sul CCNL Federculture, né nell’accordo integrativo si specifica tale differenziazione, l’USI tramite la RSU Monti, ha scritto al dr. Ruberti Amm.re Delegato di Zètema, per chiedere spiegazioni che non si ritengono esaustive, né soddisfacenti, al momento della sua risposta. Anche perché il dr. Ruberti mi ha evidenziato uno “spirito” con cui si sarebbe lavorato in tal senso all’atto della sottoscrizione dell’Accordo Integrativo.

Non ci si ricorda come USI, tale “spirito”. E’ vero che USI e sua RSU non ha firmato quell’Accordo, perché non favorevole e anzi penalizzante per i dipendenti Zètema, ma se ci fosse stato il “sospetto” che il dr. Ruberti avesse intenzione, con l’appoggio delle altre sigle sindacali, di differenziare il lavoro straordinario, durante gli eventi in termini di retribuzione, di certo né Serenetta Monti né l’USI avrebbero fatto passare la cosa sotto silenzio! Si aggiunge e si ricorda che l’accordo è stato firmato nel 2010 …come mai solo ora si avvia una prassi di questo genere? Per di più usando una modulistica predisposta esclusivamente per un solo totale di ore di straordinario lavorate? Senza alcun “campo” in cui fare tale differenziazione? Vi allego il testo della mail inviata a seguito delle spiegazioni fornite dal dr. Ruberti a RSU USI, a cui, oggi 20/6/2013, il dr. Ruberti ha così risposto: “sarà opportuno fare le dovute precisazioni in occasione della rivisitazione del contratto integrativo.”. Prossima convocazione si terrà  il 26/6 p.v. Potrete star sicuri che l’USI non ha nessuna intenzione di far gestire con trattamento economico differenziato le ore straordinarie lavorate per agli allestimenti/disallestimenti e gli eventi stessi. Si comunica l’intenzione della RSU Monti di verificare, struttura per struttura, la gestione degli straordinari, perché tante e tanti tra i custodi, segnalano ancora oggi, una gestione poco trasparente e poco rispettosa persino della vita privata dei lavoratori  e delle lavoratrici a cui vengono confermati all’ultimo minuto gli straordinari…solo per fare un esempio, considerato che con tale prassi dovete farvi chiamare sui vostri telefoni cellulari senza neanche vedere retribuita in busta paga una reperibilità come previsto dal CCNL Federculture. Buon lavoro a tutte/i..

Mail inviata al dr. Ruberti il 17/6/2013 Gentile dr. Ruberti, nel ringraziarLa per la cortese e sollecita risposta, terrei a puntualizzare alcuni passaggi che continuano a non essere chiari. Innanzitutto, pur essendo consapevole di quanto sia esplicitato nell'accordo integrativo, avendone partecipato alla stesura, nel 2010, come ricorderà, non lo sottoscrissi proprio perchè non lo ritenevo del tutto migliorativo delle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici.Detto questo, sono sicura che nel momento in cui Lei esplicita il concetto "...al personale di accoglienza può accadere che una parte della serata riguardi la loro presenza per allestimento/disallestimento dell'evento in cui l'impegno professionale è minore certamente che in un museo aperto al pubblico..." Lei lo possa fare perchè in possesso di dati certi che riguardino, per esempio, lo stress da lavoro correlato. Altrimenti mi potrebbe risultare difficile accettare una valutazione individuale che andrebbe in contrasto con quella che potrebbe essere la mia, personale, valutazione e cioè che proprio al termine di una serata con pubblico che preveda un disallestimento anche notturno...sia proprio quello il momento di massima stanchezza che dovrebbe vedere la corretta (e non ridotta) retribuzione dello straordinario al personale di accoglienza. Se così fosse, prego Lei e il geom. Ambriola, in qualità di RSPP, che ci legge per conoscenza, di comunicare alle OO.SS. tutte se siano state fatte delle valutazioni in merito e di cui, magari, le stesse OO.SS. non sarebbero, eventualmente, a conoscenza.Per quanto attiene allo "spirito dello straordinario evento è stato concepito durante la contrattazione come sopra descritto" e cioè che, a Suo parere vi sarebbero delle differenziazioni retributive, mi sento di dissentire da questa visione, poichè, negli ultimi tre anni di eventi ne sono stati fatti assai e tutti hanno visto l'utilizzo di una sola modulistica in cui le ore di straordinario evento sono state accorpate in un'unica voce, pertanto senza alcuna distinzione tra evento e allestimento/disallesimento. A meno che, all'ufficio del Personale non si sia operato motu proprio ed i lavoratori e le lavoratrici coinvolti non ne siano mai stati al corrente. Ritengo, quindi, di doverLe chiedere da quando tale prassi sia stata attivata e se vi sia stata da parte dell'Azienda una qualche comunicazione in tal senso, per esempio, ai coordinatori. Mi duole doverLe comunicare che se la posizione da parte Aziendale sia un'interpretazione del tutto nuova e molto unilaterale della voce "straordinario evento", sarà mia cura suggerire ai lavoratori di valutare la possibilità di dare la disponibiltà a lavorare solo per gli eventi e non per le fasi di allestimento/disallestimento, perchè trovo incongruo e lesivo della loro dignità, a fronte di allestimenti, a volte più impegnativi degli eventi stessi, fare una distinzione delle ore lavorate. Sarà, comunque, cura dell'O.S. cui appartengo, ufficializzarLe la proposta in fase di contrattazione integrativa di esplicitazione dell'equiparazione della retribuzione delle diverse fasi dell'evento: dall'allestimento al disallestimento...così come, ritengo abbiano interpretato anche altre OO.SS., nel 2010, quando hanno sottoscritto l'Accordo integrativo che per gli eventi recita quanto segue: "Al personale coinvolto nelle aperture straordinarie serali ...che prolunghi il suo orariodi lavoro, l'Azienda riconoscerà. se il prolungamento va da un'ora a 3 ore, una prestazione forfettaria di 3 ore. Nel caso di prolungamento inferiore ad un'ora verrà riconosciuta la durata dell'effettiva prestazione svolta. Sempre in occasione degli eventi. gli importi economici legati alle percentuali del lavoro supplementare e straordinario sono rispettivamente 45% e 55% a decorrere dalla sottoscrizione del presente accordo". Cordiali saluti. Serenetta Monti (RSU/USI)

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