L’USI APPOGGIA LE LOTTE NELLA
SCUOLA E INVITA TUTTI/E IN PIAZZA
MERCOLEDI’ 26 GIUGNO ALLE ORE
17 DAVANTI AL MIUR DI VIALE TRASTEVERE
DITE 33. ASSEMBLEA
COORDINAMENTO DELLE SCUOLE DI ROMA –
REPORT DEL 15 GIUGNO 2013
All’assemblea,
molto partecipata, sono stati presenti docenti precari e di ruolo, genitori,
studenti, rappresentanti dei movimenti, esponenti di sindacati (ndr: dell’USI
SCUOLA e della CGIL) e partiti provenienti da Roma e
altre località del Lazio.
I temi
trattati durante gli interventi sono stati diversi. Innanzitutto, essendo
un’assemblea che si riallacciava idealmente al referendum di Bologna, si è
parlato della necessità di estendere la lotta contro il trasferimento delle
risorse pubbliche alle scuole private. Ugualmente si è sottolineato come si
assista già a un processo di sostanziale privatizzazione della scuola pubblica,
dal momento che il suo funzionamento è ormai inscindibilmente legato al
cosiddetto contributo (privato) volontario.
Quindi molti
si sono soffermati sulla circolare relativa ai BES, denunciando come, dietro la
facciata dell’inclusione, si tratti invece di un provvedimento che produrrà
altre decine di migliaia di tagli al personale precario, aggravando la
situazione dei docenti curricolari e, ovviamente, degli studenti con disabilità
e delle loro famiglie; va aggiunta l’assurda condizione degli AEC, malpagati e
costretti a mansioni che non spettano loro. La circolare sui BES si inserisce
in un contesto più generale di tagli degli organici, dovuti alla diminuzione
dei pensionamenti seguente alla riforma Fornero e alla continuità con le
politiche Gelmini – Profumo.
Si è anche
rilevato come le condizioni dei docenti di ruolo non siano migliori: il
contratto è ancora bloccato e le voci sul rinnovo insistono sull’introduzione
di meccanismi di carriera e distinzioni tra funzioni, che sono solo il veicolo
per mascherare la diminuzione salariale generale attraverso una premialità
concessa a pochissimi non si sa in base a quali criteri. A livello locale le
difficoltà si acuiscono ulteriormente per colpa dei provveditorati, esecutori
peggiorativi dei disposti ministeriali.
L’analisi ha
dunque mostrato come l’insieme dei provvedimenti presi agisca
contemporaneamente su più livelli, ai quali è però sottesa una logica unica: il
mantenimento dei tagli previsti dalla legge 133 del 2008, rispetto alla quale
nessun governo successivo ha prodotto una reale inversione di tendenza. La
scuola continua sostanzialmente a essere un terreno di risparmio, a differenza
(colpevole) delle spese militari. Per questo si è segnalata la necessità di un
capillare lavoro di informazione sui luoghi di lavoro e tra i cittadini per
svelare come i rassicuranti provvedimenti della Ministro Carrozza lo siano solo
in superficie, dal momento che ciascuno di essi, come è sempre scritto
chiaramente anche se in commi nascosti, è vincolato al regime di
“razionalizzazione” previsto dalla 133.
Di fronte a
una situazione come questa, sul piano operativo si è concordato che tutte le
azioni di mobilitazione dovranno tenere insieme il piano più attuale, come
quello sui BES, con quello generale di un attacco così composito. (ndr; varie
proposte sono state presentate in un documento redatto dall’USI SCUOLA insieme
alla scheda di rilevazione dei dati sulla sicurezza nelle scuole che possono
essere richiesti insieme ad altro materiale . corsi di formazione sindacale .
a: alex_950@yahoo.it)
Si è pertanto
deciso di iniziare un percorso di rilancio dei motivi che hanno determinato il
successo del referendum di Bologna. Gruppi di studio verificheranno le
soluzioni percorribili e la situazione dei finanziamenti alle private nel
Comune di Roma: come via di più immediata fattibilità si è pensato di far
arrivare in Consiglio comunale un disegno di delibera ( ndr: una proposta di
delibera comunale di iniziativa popolare per la quale sono sufficienti 5000
firme, che gia in altre occasioni abbiamo attivato positivamente come USI) che
impegni il Comune di Roma a non stornare sulla privata i fondi pubblici. In
particolare si è proposto di lanciare una campagna per l’abolizione della legge
62 del 2000, origine del meccanismo di finanziamento dell’istruzione privata.
Si dovrà
rafforzare poi quell’organizzazione sul territorio che a Roma ha già prodotto
risultati importanti, da un lato tenendo insieme le componenti docenti,
genitori e studenti, dall’altro riuscendo a impedire, come nel caso del Liceo
Benedetto da Norcia di Centocelle, l’accorpamento di alcune classi.
Operativamente,
si è votato di aderire al sit-in al MIUR indetto il prossimo 20 Giugno dal
Coordinamento delle scuole elementari e di lanciare un nuovo sit in per il
mercoledì successivo, 26 giugno, ancora al Miur, sul tema dei BES e degli
organici. Si intende chiedere un confronto con il Ministro per avere risposte
sulle questioni reali celate dietro i proclami propagandistici.
Inoltre, il 5
luglio presso il TAR si svolgerà un’udienza sull’illegittimità dei tagli della
133/2008, un ricorso che si è fatto in altre regioni dando anche sentenze
positive. Si verificherà la possibilità di indire una mobilitazione per quel
giorno.
In generale,
quello che è importante è che le mobilitazioni descritte servano a ricomporre
un movimento che agisca sul livello cittadino e quello territoriale, così da
preparare il terreno a una grande mobilitazione generale per settembre.
Coordinamento delle Scuole di Roma
– http://coordinamentoscuoleroma.wordpress.com email: movimentoinsegnantiprecari@gmail.com
alla mobilitazione del 26 giugno ha dato la sua adesione l'USI che invierà una sua delegazione
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