04 maggio 2014

14 MAGGIO - SCIOPERO DIPENDENTI COMUNE DI ROMA CAPITALE


Comunicato sindacale  e radio stampa – 1° MAGGIO 2014


da USI Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912 fax 06 77201444


sito nazionale ufficiale www.usiait.it, Largo G. Veratti 25 00146 Roma



COMUNE DI ROMA CAPITALE: UNIONE SINDACALE ITALIANA PROCLAMA COPERTURA DI SCIOPERO GENERALE INTERA GIORNATA PER TUTTO IL PERSONALE DIPENDENTE DI ROMA CAPITALE PER IL 14 MAGGIO 2014. SCIOPERO PER IL 14/5 PROCLAMATO ANCHE DA USB.



PROTESTE AL CAMPIDOGLIO, in agitazione anche chi lavora nelle aziende ex municipalizzate e partecipate comunali (che si riuniscono il 6 maggio pomeriggio), nelle cooperative sociali e nei canili  comunali in affidamento.


L’azione di lotta, proclamata non a caso il 1° Maggio (giornata internazionale di lotta di lavoratori e lavoratrici), è la prosecuzione dello stato di agitazione indetto dal 5 febbraio e dà uno strumento forte e un segnale di lotta più incisivo, contro i tagli al salario accessorio di 24000 dipendenti capitolini (dai 200 ai 300 euro mensili), le modifiche in peggio di orari di lavoro e organizzazione interna per asili nido e scuole dell’infanzia, la tutela contrattuale del precariato, l’adeguamento degli organici (con lo sblocco delle graduatorie concorsuali espletate), la piena tutela in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro,  per ottenere  finanziamenti adeguati nel bilancio 2014 per biblioteche e municipi a garanzia dei servizi alla cittadinanza, per ripristinare tempi, ritmi e carichi di lavoro dignitosi per chi lavora nei Municipi e nei Dipartimenti, nelle biblioteche e nei servizi scolastici-educativi, per “rispedire al mittente” le indicazioni di ristrutturazione e le modalità penalizzanti per le scuole e gli asili nido comunali e le richieste di modifica restrittiva del contratto collettivo decentrato di Ente (CCDI), presentate dall’Amministrazione agli ultimi incontri sindacali del 17 e del 22 aprile 2014, nonché sull’interpretazione fatta dai dirigenti comunali alla relazione “ispettiva” del M.E.F. sulla situazione di Bilancio di Roma Capitale e sulle “spese” per il personale dipendente, all’interno dell’applicazione del c.d. “decreto Salva Roma” e del piano triennale di rientro (con effetti penalizzanti non solo per il personale comunale, ma anche per le aziende pubbliche e partecipate del Comune, in totale circa 62000 lavoratori e lavoratrici).

Persino l’assemblea delle RSU comunali e l’intera delegazione trattante di parte sindacale (oltre alla RSU le OO.SS. firmatarie del CCNL) hanno espresso fortissime perplessità e contrarietà alle proposte  dell’Amministrazione, proclamando lo stato di agitazione, una serie di assemblee nei posti di lavoro, segno che anche chi è abituato ormai alla “trattativa a oltranza” e alla “concertazione”, è stato costretto a prendere atto dell’atteggiamento del “padrone Comune di Roma” e ad arrivare, anche se con tre mesi di ritardo rispetto a USI e a USB, alle stesse conclusioni negative per chi lavora ed eroga servizi, attività e funzioni con stipendi base bassi e contrattazione nazionale bloccata per gli adeguamenti al reale costo della vita, cioè il personale dipendente di Roma Capitale. Le mobilitazioni finora messe in campo, sono state importanti MA NON SONO PIU’ SUFFICIENTI PER UNA PIENA TUTELA.

Diverse però sono state le valutazioni e le proposte di lotta, sindacati confederali e le loro RSU, non hanno voluto accogliere  la proposta fatta da USI, da Usb e dal Cobas, di bloccare il confronto con il Comune sulle sue proposte di peggioramento del contratto decentrato, a cominciare dal pessimo piano riorganizzativo del settore scolastico educativo, formalizzare la proclamazione di sciopero e di lotta più dura adesso, per evitare di subire nell’approvazione del Bilancio 2014 e del piano triennale di rientro, drastici tagli di bilancio e di copertura del salario accessorio (che orami per molti dipendenti è quasi il 30% della retribuzione complessiva), oltre che del finanziamento delle attività fondamentali (biblioteche, sociale, scuola, asili nido, servizi nei municipi), con l’ottenimento di una presa di distanze del sindaco Marino e della Giunta, contro la parte del documento del Ministero dell’Economia e Finanze, che minaccia anche con efficacia “retroattiva” (con la richiesta di restituzione per gli anni passati…) salari e stipendi del personale, oltre all’apertura di un ragionamento complessivo sui servizi pubblici, erogati anche da chi lavora nelle aziende pubbliche e partecipate e del c.d. “terzo settore”, dove una parte di questi lavoratori e lavoratrici rischierà salari e occupazione se venissero attuate le proposte ministeriali, con tagli, fusioni, liberalizzazioni di settori e ristrutturazioni che non fanno bene alla città Capitale d’Italia.

Il 6 maggio si svolgerà una assemblea del personale comunale al Campidoglio, dove sarà chiesto di estendere a tutte le sigle sindacali, la possibilità di fare sciopero come indicato dai sindacati conflittuali USI e USB, come momento di lotta e di condizionamento più efficace per i futuri tavoli di confronto, sulla base delle richieste di lavoratori e lavoratrici.

Sempre il 6 maggio, ma nel pomeriggio a partire dalle ore 17, presso la sala riunioni di Via Giolitti 231 (piano rialzato) del “Consiglio Metropolitano”, si riuniscono lavoratori e lavoratrici e sostenuti da alcune rappresentanze sindacali combattive, delle aziende pubbliche e partecipate di Roma Capitale, per collegare le varie vertenze e formalizzare un coordinamento cittadino che prosegua il percorso di tutela di chi lavora nelle ex municipalizzate a rischio (Zètema, Farmacap, Risorse per Roma, Roma Multiservizi, AMA, Atac-Metro…) e si unisca alle proteste del personale capitolino.

In agitazione sindacale anche chi lavora nelle cooperative sociali e nei canili, che stanno richiedendo incontri con assessorati competenti (Politiche sociali, scuola e Ambiente) e le Commissioni Consiliari, per la verifica delle situazioni lavorative, dei servizi sociali e assistenziali, della continuità occupazionale e lavorativa in previsione di bandi di gara e di affidamenti, si tratta di oltre 10000 persone. In totale circa 62000 persone a rischio…

ROMA CITTA’ APERTA, ROMA RESISTE… 

            

UNIONE SINDACALE ITALIANA USI fondata nel 1912 fedele ai principi dell’AIT

Segreteria prov. intercatategoriale – fed. di Roma e USI EE.LL. -  Rsu Usi Roma Capitale

LARGO VERATTI 25 00146 Fax 06/77201444 Tel 06/70451981 e mail usiait1@virgilio.it

Roma, 1° MAGGIO 2014    per affissione e avviso (L. 146/90, 83/2000 e art. 25 L. 300/70)


All’On. Sindaco di Roma Capitale I. Marino - Ufficio di Gabinetto 06 67103590/6784239

Al Vice Sindaco di Roma Capitale On. Luigi Nieri 06 6795538  e Agli Onn. Assessori fax

Alla Prefettura di Roma – c.a. Ufficio di Gabinetto del Prefetto 06 67294555 (U.T.G.)

Alle Direzioni del personale/R.U./Relaz. Sind. Ind. di Comune di Roma Capitale 69923177

Al Comandante p.t. Corpo di Polizia Locale dell’Ente fax 06 6789545 e 6784255

Ai Direttori di Dipartimenti, Municipi, ISBCC e ACT – Loro sedi via fax e per e mail

Alla Commissione di Garanzia ex L. 146/90 fax e per e mail


Oggetto: PROCLAMAZIONE DI SCIOPERO GENERALE PERSONALE DIPENDENTE COMUNE DI ROMA CAPITALE (intera giornata) PER 14 MAGGIO 2014, a seguito decorso temporale ed esito negativo procedura ex L. 146/90 e L. 83/2000, quale tentativo preventivo di conciliazione di sciopero locale/cittadino e procedura di raffreddamento del conflitto attivato in data 5 Febbraio 2014, da parte dell’Unione Sindacale Italiana USI.

Settori interessati dall’astensione collettiva dal lavoro: tutto il personale impiegato al Comune di Roma Capitale, a tempo indeterminato, a tempo determinato e con rapporti/contratti atipici e precari.   Motivazioni dello stato di agitazione e dello sciopero: contrasto a tagli, minori finanziamenti e ridimensionamenti annunciati per il Bilancio 2014 di Roma Capitale, contro ipotesi di tagli di parti variabili e di salario accessorio alle retribuzioni del personale capitolino e di chi lavora per conto di Roma Capitale, per garanzia continuità servizi, attività e progetti svolti da aziende e strutture comunali, partecipate con privatizzazioni o liberalizzazioni, per stabilizzazioni dei settori di precariato nei settori scolastici educativi, per tutela delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con adeguamento degli organici, per ritiro progetti di ristrutturazione dei servizi scolastici educativi  e di modifiche in pejus CCDI e accordi in vigore per tutto il personale capitolino, con incidenza penalizzante su orari, ritmi, turni, indennità e salari.

Rispetto in occasione sciopero del 14 maggio, dell’accordo collettivo decentrato in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali sottoscritto in data 22 Ottobre 1996 tra Comune di Roma e O.S. Unione Sindacale Italiana.

    

         La Unione Sindacale Italiana in sigla USI, con la presente e per quanto indicato nell’oggetto della presente, PROCLAMA lo SCIOPERO GENERALE PERSONALE DIPENDENTE COMUNE DI ROMA CAPITALE (intera giornata) PER 14 MAGGIO 2014, a seguito decorso temporale ed esito negativo procedura ex L. 146/90 e L. 83/2000, quale tentativo preventivo di conciliazione di sciopero locale/cittadino e procedura di raffreddamento del conflitto attivato in data 5 Febbraio 2014, con le stesse modalità e motivazioni dell’astensione collettiva indicate nell’oggetto. Si ribadisce la corretta applicazione e si richiede il rispetto anche dell’accordo collettivo decentrato in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali, sottoscritto in data 22 Ottobre 1996 tra Comune di Roma e USI Unione Sindacale Italiana. Si invita l’Amministrazione capitolina a tutti i livelli, a mandare informazione alla cittadinanza, agli organi informativi locali ai sensi della L. 146/90 e 83/2000, nonché avviso-circolare interna dello sciopero del 14 maggio 2014, con affissione nelle bacheche del presente comunicato di sciopero.

Lo sciopero è stato proclamato da O.S. USB per la stessa data del 14/5. Distinti saluti.

Per la UNIONE SINDACALE ITALIANA  e RSU USI – il segr. prov. Prof. Giuseppe Martelli

 

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