COMUNICATO SINDACALE - per
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25 APRILE ...ORA E SEMPRE
RESISTENZA, RESOCONTO DELL'INIZIATIVA SVOLTA A ROMA, PRESSO IL
LABORATORIO SOCIALE QUARTICCIOLO.
Si è svolta tra le tante iniziative
a Roma, quella autorganizzata, autogestita e autofinanziata, promossa dal
Laboratorio Sociale Quarticciolo, dall’Associazione GSS e dall'Unione Sindacale
Italiana, il 25 aprile 2014.
Buona riuscita del pranzo popolare,
"ottimo e abbondante" come è nella tradizione pluriennale delle
compagne e dei compagni che animano questo tipo di iniziative, solo in parte
funestata dalle notizie giunte dal corteo per il 25 aprile della mattina a
Roma, che richiederanno una maggiore e più attenta riflessione
collettiva su come si fanno le manifestazioni e come ci si comporta, per
non mettere sempre a repentaglio le persone che vi partecipano e per non
alimentare, in una fase di crisi permanente a tutti i livelli, ulteriori
restrizioni delle libertà di manifestare e di pensiero, contrario allo
sfruttamento e al dominio.
Nel pomeriggio, è stata poi messa
una corona di alloro e fatto un breve ricordo, alla targa messa sul lato di via
Ostuni, in memoria dei partigiani del Quarticciolo, con la presenza (già dalla
mattina e al pranzo) del compagno partigiano Omero Angeli.
E' stato uno dei tanti momenti di
intervento delle situazioni che dal 2002 promuovono attività, iniziative di
vario genere al Quarticciolo, negli spazi del laboratorio sociale, con la
costruzione di un centro documentazione per la memoria storica dei movimenti
antagonisti e che dal 2003 vedono l'intervento autorganizzato (a partire da un
attivo punto info lavoro e diritti sul territorio, con informazioni, consulenze
e interventi rigorosamente gratuito autogestito da lavoratori e lavoratrici
dell'USI) di situazioni di lavoratori e lavoratrici, che dai posti di lavoro e
con un intervento continuo svolgono attività in un quartiere popolare e in un
territorio del Municipio, con tante contraddizioni e disagi.
In questi anni il laboratorio
sociale ha promosso innumerevoli iniziative di carattere sociale, culturale,
sindacale e politico nel territorio e nella città.
L'iniziativa del 25 aprile è stata
di fatto, senza particolari celebrazioni e formalismi, un ulteriore sviluppo del progetto nato al Quarticciolo 12
anni fa e che riprende, una pratica antica, quella delle camere del lavoro
degli inizi del secolo scorso, dalle quali nacque nel 1912 l'Unione Sindacale
Italiana; rivendicando la correttezza e la coerenza dell'uso pubblico degli
spazi, per di più in una situazione dove dal 1998 (il 12 dicembre, non a caso
per chi ha memoria storica) vi è una occupazione a fini abitativi e dal
12 ottobre 2002, l'inizio del percorso del laboratorio sociale Quarticciolo e del centro documentazione
antagonista "la Talpa".
Ci sono voluti diversi anni e molta
fatica, in considerazione del fatto oggettivo che lavoratori e lavoratrici,
delegati-e sindacali e attivisti, hanno dovuto riadattare gli spazi fisici e renderli
accoglienti e dignitosi, cosa che ha richiesto tempo, fatica e soldi e che è in sintonia con quanto si sta facendo da
altre parti anche con le scelte nazionali dell'USI, come avviene per noi a Udine,
Milano, Genova, in Toscana come in Emilia..
Un intervento questo del
Quarticciolo, dove alla fase di informazione e di memoria storica, con
convegni, presentazioni di libri e riviste, cineforum, collegati a momenti di
convivialità a tavola, si sono intrecciate le attività di collegamento delle
lotte e della promozione di attività di sostegno a lavoratori e lavoratrici,
singoli o in gruppo, pubblici e privati, per renderli meno isolati e
ricattabili dai continui attacchi e peggioramenti delle condizioni materiali di
lavoro e di vita.
In tutti questi anni, hanno trovato
accoglienza al Quarticciolo anche percorsi che hanno trovato lì la loro sede di
riferimento, vedi chi lavora nelle cooperative sociali e del terzo settore,
o hanno avuto ascolto come la scuola e il teatro pubblico partecipato.
Uno degli strumenti, non l'unico
ovviamente, è stato quello del punto infolavoro e diritti, lo
"sportello" come è comunemente chiamato, che da sempre come è nella
tradizione del sindacalismo autorganizzato, non è delegato ad avvocati o
tecnici, ma svolto da lavoratori e lavoratrici che hanno esperienza pratica sul
campo e un livello di conoscenze tecnico giuridiche collegate alla pratica
lavorativa.
La fase di sviluppo del progetto di
11- 12 anni fa, prevede ora anche in quello spazio, come già in altri a Roma,
la "camera del lavoro autorganizzata" e l'uso pubblico degli spazi sociali
della TALPA non in funzione conservativa ma come risposta collettiva
e autorganizzata alle mutate esigenze di intervento a tutto campo che
vanno oltre la semplice questione lavoro, ma interverranno anche su altri
aspetti sociali (i diritti e le condizioni delle donne…con l’apertura di uno
sportello “donna”), nel campo dell'attività teatrale con lo sviluppo di
progetti di laboratori, con il potenziamento delle iniziative culturali e
sociali già messe in campo in tutti questi anni dalla TALPA.
Questo è un progetto di lungo
respiro, che ha radici antiche e che va sviluppato nelle corrette modalità
e pratiche. Contrasteremo con la nostra azione e intervento, come già
fatto in altri quartieri, tutti coloro che intendono fare un utilizzo non
collettivo ma di sommatoria di interessi personali e commerciali degli spazi
sociali, con una logica da "piccoli bottegai mancati",
immaginando e "spacciando" per uso "sociale", una
gestione troppo interessata e speculare alla logica di mercato, anche
alternativo, che rischia di mettere a repentaglio le agibilità e la
libertà conquistata di poter dare strumenti e sviluppi a progetti reali di
autorganizzazione, autofinanziamento e autogestione in quartieri popolari,
soggetti a forti pressioni speculative, a ulteriori giri di vite repressivi e
alla criminalizzazione di chi fa lotte sul lavoro, sociali o ambientali,
trasformando il tutto in un problema di ordine pubblico e di costante controllo
sociale.
Un modo efficace e utile per
contrastare queste tendenze (non l'unico, ma è quello da noi individuato), è il
percorso collettivo individuato anche nel progetto della camera del lavoro
autorganizzata e dalle attività sociali e culturali che ne fanno parte
integrante, che è quello che svilupperemo malgrado le resistenze
"interessate" di chi antepone i propri settarismi, infarciti da bugie
e mezze verità, per sue finalità non certo sociali e collettive, ma
molto "interessate" e personalistiche.
COSTRUIAMO LA CAMERA DEL LAVORO
AUTORGANIZZATA NEL V MUNICIPIO
Roma, 26 Aprile 2014
Unione Sindacale Italiana e mail usiait1@virgilio.it,
sito nazionale ufficiale www.usiait.it,
archivio storico www.usistoriaememoria.blogspot.com,
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