Il 19 novembre, durante
l’assemblea cittadina promossa dal Coordinamento Scuole Roma, è stato
costituito il Comitato Articolo 33,
che si farà promotore di una Delibera Consiliare d’Iniziativa Popolare mediante
cui chiedere l’eliminazione dei finanziamenti comunali alle scuole
dell’infanzia private ed il rifinanziamento delle scuole dell’infanzia comunali
pubbliche.
Il Comitato Articolo 33 nasce
come struttura cittadina aperta non
solo ai lavoratori ed alle lavoratrici della scuola, alle famiglie ed ai movimenti
studenteschi, ma anche ad altre realtà di lotta impegnate contro la
privatizzazione dei beni pubblici, ai singoli cittadini, ai sindacati ed ai
partiti, molti dei quali hanno confermato la propria adesione durante
l’assemblea.
Dal dibattito è emersa la denuncia unanimemente condivisa del grave
processo di smantellamento della scuola pubblica statale che lo Stato sta
conducendo ormai da anni, il cui apice è stato registrato durante il
governo Berlusconi - artefice di un taglio di ben otto miliardi e mezzo -, e
che prosegue ancora oggi attraverso i continui attacchi ai diritti del personale scolastico e, persino, al
diritto al sostegno educativo per gli alunni disabili, avendo come unico
obiettivo il recupero di fondi destinati a saldare un inestinguibile debito
pubblico.
In particolare, il Comitato
Articolo 33 contesta la negligenza dello
Stato che, pur di risparmiare sulla spesa pubblica, non provvede ad
aumentare il numero delle scuole dell’infanzia comunali, costringendo così le
famiglie a rivolgersi alle scuole private a cui devono pagare elevate rette
mensili; e reputa deplorevole l’abbassamento
della qualità dei servizi offerti dalle scuole dell’infanzia comunali, in
cui gli organici del personale scolastico sono ormai ridotti al minimo e gli alunni
stipati in classi sovraffollate; mentre, sull’altro versante, fin da quando è
stata approvata la legge n. 62 del 2000, il Governo non ha mai trascurato di
destinare fondi alle scuole private, come ha fatto anche quest’anno elargendo
ben 434 milioni di euro alle scuole
private attraverso la Legge di Stabilità.
A fronte di tale degrado, i
membri del Comitato Articolo 33 si impegnano innanzitutto in una campagna di informazione sui dati che
riguardano lo stato delle scuole dell’infanzia comunali a Roma, sia per
denunciarne le criticità sia per sensibilizzare
la cittadinanza su temi che, se pur complicati al primo impatto (come
potrebbero risultare, ad esempio, il tema del rapporto tra Stato e Comune o
anche quello della sussidiarietà, che porta lo Stato a deresponsabilizzarsi
delegando i servizi ai privati), devono gradualmente tornare a riaccendere le
coscienze dei cittadini romani, come già è avvenuto in passato.
Inoltre, l’impegno di tutte/i
sarà rivolto a portare avanti una battaglia
culturale e politica per una scuola laica e pluralista, in cui siano
favorite forme di auto-organizzazione, nonché la più ampia partecipazione dal
basso, ponendosi come obiettivo finale l’abrogazione
della legge n. 62 del 2000, da cui discende la parificazione degli istituti
scolastici privati a quelli statali ed il loro sovvenzionamento da parte dello
Stato con soldi pubblici.
Ulteriore proposta emersa dal
dibattito è stata la proposta di modifica dello Statuto di Roma Capitale, nella
parte in cui vieta la possibilità di indire referendum cittadini in materia di
bilancio e di alienazione, per chiedere invece una diversa gestione del
patrimonio da affidare alle comunità territoriali, sottraendole così
all’appropriazione da parte dei privati.
Per la raccolta e la diffusione
dei dati, delle iniziative di autofinanziamento e, in generale, per la
divulgazione delle varie tappe del percorso seguito dal Comitato Articolo 33,
nei prossimi giorni sarà attivata una mailing list, cui sarà possibile
iscriversi al seguente indirizzo:
Sarà aperta anche una fan page su
Facebook: Comitato Articolo 33 Roma
ed un altro su Twitter: @ComitatoArt33Rm con i
seguenti hashtag: #Roma e #scuolapubblica.
Hanno dato la loro adesione: il Coordinamento Scuole di Roma, l’USI, il
CPS di ROMA, Organizzazioni degli Studenti, l’USICONS, il Consiglio
Metropolitano, l’Associazione Alba, il PRC nazionale e di ROMA, SEL, l’Associazione
“Per la scuola della Repubblica”, il CISP, il CRIDES, Sinistra Anticapitalista
Roma, Rete 28 aprile – Opposizione in CGIL Roma e Lazio, Scuola Popolare “Corto
Circuito”, ASSUR (Associazione Scuola Università e Ricerca), R@P (Rete per
l’Autorganizzazione Popolare), Repubblica Romana, Ross@ Lazio, UAAR,
Associazione 31 ottobre per una scuola laica e pluralista, Forum per una nuova
finanza pubblica Nodo di Roma, Cinecittà Bene Comune, Action e pur non
intervenendo hanno inviato l’adesione anche il Partito dei Comunisti Italiani
di Roma, la FLC Cgil, la CUB, , l’USB Scuola, il SISA Scuola … il CRAP (Coordinamento Romano Acqua
Pubblica) pur non avendo ancora dato l’adesione si dichiara disponibile a
collaborare nella raccolta delle firme
Comitato Articolo 33
Roma
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